26 giugno 2008

Messico e nuvole...

La mia casa sembra un campo di battaglia di vestiti, costumi, lenzuola e poi gioccattoli libri e amenicoli vari (fra cui salvagenti, braccioli, secchielli di tutte le dimensioni)...i preparativi per le vacanze mi snervano un po' perchè temo sempre di dimenticarmi qualcosa un po' la mia propensione al disordine su cui continuo a lavorare ma che per ora è sempre stabile non facilita il compito...Però preparare i bagagli per quattro persone non è cosa da poco (e qui tutti convengono)...prima non capivo che cosa volesse dire FARE LE VALIGIE..e in più i bambini così piccoli...pensi e se stanno male e se hanno bisogno di questo e se non trovo quello...mamma ansiosa...Va bhè comunque per ora sto iniziando a tirare fuori cose...di qui l'accumulo di panni un po' in tutta la casa...e poi assemblerò il tutto tra venerdì e sabato...abbiamo affttato una casetta in corsica e domenica partiamo per una settimana...sono un po' emozionata è la prima vacanza (insomma che non sia recco o champoluc) da tre anni...e non vedo l'ora di fare di vedere qualcosa di nuovo, e poi di gustrarmi questa prima vacanza a quattro..con i miei due bimbi e la mia dolce (oggi mica tanto direi quasi acidula) metà....
E poi questo caldo...sul terrazzo abbiamo "inaugurato le piscine" dovrei dire pozzanghere...ma va bhè i bambini si divertono e così evito di portarli fuori nel pomeriggio...e cos' anche il terrazzo è un gran casino per fortuna che ho appena finito di leggere una casa perfetta...così le mie frustrazioni casalinghe si quintuplicano....

23 giugno 2008

Torta di Riso



Ogni anno con l'arrivo del caldo vado un po' in crisi...nel senso che la mia cucina diventa peggio di un forno crematorio ed è quasi inaccessibile nelle ore pomeridiane...tenuto poi conto che io la mattina lavoro, tempo per cucinare me ne resta un po' pochino e la scelta dei piatti da fare si riduce tantissmo...Quindi ho elaborato una specie di ricettario per l'estate che mi permette di stare poco tempo davanti ai fornelli, di coprire almeno un parnzo e una cena, e soprattutto di garantire la sussitenza della famiglia, poi se ho voglia di fare qualcosa di più complicato aspetto di migrare in riviera...e allora lì non ho più scuse!:-)
Questa ricetta me l'ha data mia suocera ed è ereditata da sua mamma (la nonna di mio marito) che per me è stata una delle migliori cuoche che abbia mai conosciuto.
Ecco gli ingredienti
riso,
prescinseua,
latte,
uova,
formaggio grana
sale
pepe,
due rotoli di pasta sfoglia già fatta o fare la pasta che si fa per la pasqualina
La nonna non dava mai pesi ma faceva tutto ad occhio...e il suo occhio era capace visto che non ha mai ceffato...comunque prima di tutto per fare la torta di riso si deve prendere una tortiera bassa e cospargere il fondo di riso raso. Questa è la quantità di riso necessaria.
Cuocere il riso e scolarlo al dente fermando la cottura con acqua fredda.
Quando è freddo, metterlo in una ciotola e aggiungere la prescenseua, il latte, un uovo, formaggio grana in abbondanza, sale e un pizzico di pepe. Il segreto è che la consistenza deve essere quasi liquida. Foderare la tortiera con la pasta sfoglia (lasciare la carta da forno così non si attacca) ben stesa, aggiungere il composto (lo strato deve essere abbastanza sottile) e chiudere con alta pasta sfoglia sempre sottile. Mettere in forno (180°) per almeno mezz'ora e comunque finche è gonfia e dorata. Se la pasta la si fa in casa, mettere due fogli sopra sottili...

19 giugno 2008

Mondanità

mamma mia che settimane!!! Non avevo così tanti impegni sia mondani sia non, da tantissimo tempo e questo "fare tanto" mi mette una certa euforia... Prima il compleanno del mio maritino che mi ha visto impegnata sia in una cena in famiglia con le mitiche cotolettine di cui prima o poi posterò la ricetta, sia in uno pseudo barbecue annaffiato di pioggia in cui la carne/tomini e wurstel sono stati cotti in padella, forno ecc...ma il risultato è stato ottimo... Poi il nostro anniversario di nozze (e siamo a 4 anni...sig!) e come anno siamo andati da O vittorio ristorante a cui siamo particolarmente affezionati visto che ha organizzato il nostro catering e noi mangiamo smepre molto bene, pesce freschissimo e personale cortesissimo..insomma un ottimo e storico indirizzo... Ci prepariamo alle vacanze e come ogni anno faccio il giro dei vari dottori per poter star tranquilla...e quindi una visite mediche a go go, soprattutto per Pietro che in questo periodo non è molto in forma...povero ciccio! E che dire delle feste all'asilo? Per ora solo Pietro (il prossimo anno ci sarà anche Andrea...) ma sia ieri (conoscenza della scuola materna) sia oggi (pranzo di fine anno all'asilo nido) mi sono ritrovata coinvolta in queste due "festicciole"...per quella di oggi ogni famiglia porta uno piatto tipico del proprio Paese (Pietro va in un asilo nido nel centro storico diciamo "multietnico"...)...ho preparato un piatto tipico ligure (la torta di riso) che se riesco a fare una foto decente ve la scrivo perchè devo dire che viene proprio buona... e poi martedì sera...meraviglie delle meraviglie sono tornata indietro di almeno 5/10 anni...sono andata a vedere i RADIOHEAD a Milano...che spettacolo!!!! e l'entrata nell'arena civica di parco sempione nonostante la pioggia e il fango è stata a dir poco emozionante...di gente ce ne era tanta di tutte le età...e quindi io e lore non ci siamo sentiti troppo vecchi...e a parte un po' di mal di schiena..(ma chi se lo ricordava che bisognava stare così tanto in piedi!!!!) è andato tutto bene...La coreografia, le luci, il loro muoversi sul palco...tutto MOLTO coinvolgente... Piacevole sorpresa anche Milano: io sono abituata a vedere grossi palazzoni anonimi di periferia, mentre la zona vicino a Parco Sempione oltre ad avere dei bei negozi è veramente molto bella

09 giugno 2008

Murakami

Ieri sera sono finalmente riuscita a finire il libro che da un po' di settimane (mesi?) vegetava sul mio comodino...
piccola premessa: l'unica costante solida della mia vita almeno per ora che non mi ha abbondonato neppure dopo lo stravolgimento che ha creato la nascita dei miei due pargoli è la lettura di libri.
Leggere è stata la mia ancora di salvezza in ogni senso, sempre.
Da ormai dieci anni ho un db libri dove registro tutti i libri che compro (e sono ancora tanti) e dove ha senso do lo un voto...ho quasi 400 volumi.Certo l'approccio che ho adesso con i libri è meno maniacale di prima (ho vissuto in via del corvo per mesi quando leggevo cronaca di poveri amanti) e sicuramente più leggero ma le frase mi ronzano sempre in testa e mi ritrovo alle volte a ricordarmi luoghi o personaggi come se li avessi conusciuti... quindi decisamente sono sempre coinvolta. Non ho mai letto un libro due volte: non ha senso almeno per me l'emozioni che ti può dare un libro è inutile replicarle. Inoltre tante volte quando mi ricordo alcuni episodi della mia vita, mi viene in mente il libro che stavo leggendo in quel periodio, "proprio quello" e tante emozioni riaffiorano e si collegano e il puzzle si ricostruisce...
Non ho preconcetti particolari sui libri: leggo diciamo quasi ogni genere fatta eccezione di libri di fantascenza, di libri sui mariani e sul mare (e non so perchè ma proprio non li reggo) sul resto sono aperta.
Allora, ho finito l'ultimo libro di Murakami che è da sempre uno dei miei autori preferiti. Dance dance dance, regalo di Lore nella nostra lunga pausa di riflessione, tante pagine letta in quella camera piena di cd che mi ha "ospitato"per un periodo forse troppo breve,oltre ad una scrittura limpida è caratterizzato da un lento passaggio da una situazione reale e concreta ad una sempre più astratta e metaforica.
L'astrazione il sogno l'onirico diventano sempre più presenti nell'opera dell'autore, fatta eccezione per il saggio/intervista Underground,passando per L'uccello che girava le viti del mondo,sino a Kafka sulla spiaggia dove tra piogge di sardine e sanguisughe, pietre che celano entrate, gatti che parlano, incesti e riferimenti mitologici, uomini che non sono uomini ma nemmeno donne...tutto è in un'altra dimensione e anche gli avvenimenti reali...non sai se lo sono per davvero...E poi i personaggi: stannno a guardare,si lasciano vivere subiscono una vita vuota sino a chè non succede qualcosa e quel qualcosa non è nella dimensione umana ma nell'altra
Devo dire che nostante sia un libro che a priori non avrei mai scelto (l'ho scelto unicamente per l'autore) e nonostante un po' di difficoltà iniziale ad entrare dentro l'atmosfera , mi ha coinvolto e appassionato. La fine è un po' in sospensione Kafka dorme e tutto quello che gli è successo potrebbe essere solo un sogno e io me lo auguro..

05 giugno 2008

Qualcosa di dolce ma non troppo..scones



Non ho l'abitudine di fare dolci..anche perchè il più delle volte non mi vengono benissimo e poi i miei uomini non amano proprio...Lorenzo mangia solo tre dolci e guai a sgarrare, pietro oltre la cioccolata per ora non va e dedo lui si che se lo mangerebbe ma per ora lo trattengo...e poi ci vuole tempo e il dolce lo considero un qualcosa in più rispetto alla normale routine...comunque visto che a me i dolci piacciono e come, e mi piace anche tanto impastare e visto che tra muffin e scones di ricette nei blog ce ne sono a bizzeffe ho provato a farli anche io seguendo la ricetta di fiordisale.
Mi sembravano un giusto compromesso e chissà magari i miei uomini avrebbero gradito!
Per la ricetta riporto quella di fiordisale cha ha preso da qui (tra l'altro ho comprato anche io il libro ma non mi è ancora arrivato...vedremo come sono le altre)
Ingredienti:
1 cucchiaio di zucchero a velo
310 g di farina 00
1 cucchiaio e mezzo di lievito
una presa di sale
250 ml di latte
30 g di burro fuso
una manciata di gocce di cioccolato circa 40g
Dunque il risultato è questo

e faccio alcune noticine:
io avrei aggiunto un pochino più di zucchero,
per il cioccolato ho usato il residuo delle uova di pasqua grattuggiate (evviva sono finite!!!)
il lievito è una bustina e mezza (nella ricetta si parla di un cucchiaio e mezzo)
per la cottura sono stata attaccata al forno come suggerito, ma forse proprio per la paura di farli cuocere troppo, alla fine dovevano cuocere un filino di più.:-)
Il procedimento è semplice, prima settacciare tutte le "polveri" (farina, sale lievito, zucchero) aggiungere latte e il burro fuso. Stendere il composto (che risulta un po' morbido) su un piano ben infarinato, lasciandolo un po' alto, ricavarne dei dischetti da mettere nel forno (teglia con carta forno).Devo dire che nel mio forno a 220° l'ideale sarebbe stato cuocerli 12/13 minuti...


Comunque Pietro ha apprezzato solo l'impasto crudo, come al solito (ma possibile che mangi così volentieri tutti gli impasti...anche la pasta fresca l'adora cruda!!!)e poi non ne ha mangiato manco mezzo cotto, Lore mi ha detto si va bhè buoni, ma senza entusiasmo e andrea...povero ciccio lui si che mi da soddisfazioni ma visto che c'era la cioccolata non ne ha potuti mangiare troppi!!!
io non faccio testo..:-)