Oggi solo piccola nota a futura memoria molto personale.
Ho la fortuna di avere ancora in vita e lucida e in gamba una nonna, l'ultima che mi è rimasta.
La nonna ninin è sempre stata un mito per me...vuoi perchè fino a non molto tempo fa si colorava ancora le unghie di un bel rosso accesso, vuoi perchè i suoi capelli reggono la forza di gravità in altezza ed hanno lo stesso colore da sempre (indovinate un po'?) vuoi perchè ancora adesso a 92 anni mi racconta di quanto le piaceva ballare...di motivi sia futili sia non ne ho veramente tanti...
non ho mai capito come una donna così positiva, solare intraprendente e allegra abbia potuto crescere mio padre e mia zia che sono le persone più negativisti e con più difetti che conosco...ma va bhè.
Ieri però forse ho capito qualcosa...
Sono andata da lei insieme ad Andrea perchè era da un po' di tempo che non la vedevo...abbimao deciso di incontrarci al bar e mentre prendevamo un caffè, un po' distratti dalla presenza ridacciana di andrea (che quando fa il simpatico è veramente simpatico) di punto in bianco mi chiede se sono felice.
Confesso che ho provato imbarazzo: cosa rispondere? felice è una parola veramente inusual..insomma di solito si chiede come va? come stai? ma sei felice? non me lo chiede mai nessuno forse perchè la risposta, così come la domanda, è impegantiva...almeno per me...non so- ho risposto...ma poi ripensandoci mentre tornavo a casa ho capito che cosa dovevo risponderle:"...si nonna sono felice, di tante cose...sono felice che tu me lo abbia chiesto...sono "felice" e grazie di avermi fatto pensare..."
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